Integra Type Aru, così si legge
in giappone.
Una macchina speciale, contraddistinta da quella "R"
rossa..."R" come rabbiosa,
come ribelle, come rapida, come racing.
La vedi e la guardi subito negli occhi, e lei ricambia
lo sguardo con quella sua cattiveria che ti colpisce, come volerti
dire: "Allora, andiamo?". Subito ti avvicini allo sportello,
ti cali nel sedile di sua maestà, nel Recaro rosso in alcantara,
e ti allacci la cintura. Giri la chiave (e nel mio caso premi
l'"Engine Start") e il motore parte con un sussulto
metallico...il motore si porta sui 1600 giri per riscaldarsi ma
si parte quasi subito, senza superare i 3000. Quando l'aghetto
della temperatura dell'acqua si porta ad una tacca dalla metà
si può cominciare ad osare. Da qui in poi non c'è
più nulla di scritto, è tutta pura emozione di guida.
Punto. Non puoi salire su un'Integra Type R senza rimanerne perlomeno
colpito, affascinato, estasiato.
Tutto è estremo, a partire dalle parti con
cui si viene a contatto: il sedile è quanto di più
contenitivo si possa desiderare su un'auto, il volante Momo è
piccolo e, nonostante l'airbag, molto accattivante, il pomello
in titanio, beh, vi lascio immaginare.
Le sensazioni che quest'auto può dare sono
di quelle che non ti aspetti: vedi una rotonda, scali una, due
marce e pensi: "sono troppo veloce" e per la prima volta
scopri che hai un amico in più, che si chiama "Differenziale
autobloccante". In un istante sei fuori dalla curva e ti
rendi conto che hai dovuto lottare per uscirne..."lei"
voleva, poteva fare di meglio, farti divorare la curva ancora
più veloce, perchè l'autobloccante trasferisce trazione
alla ruota esterna e ti fa chiudere la traiettoria. "Sottosterzo?
Chi è costui!" sembra volerti dire. L'assetto è
rigido, molto più di una normale vettura sportiva, e nonostante
la gommatura non proprio esaltante (195/55/15") sfodera capacità
dimaniche degne di una vettura elaborata da pista. Non una sbandata,
non un istante in cui non si ha la perfetta coscienza di quello
che c'è sull'asfalto e di come l'Integra percorra esattamente
le traiettorie che le si suggerisce. Merito soprattutto di un
telaio spettacolare e delle barre duomi (naturalmente di serie).
E alla fine c'è il motore. Sì, alla
fine, perchè quando uno ti chiede "che macchina è"
la seconda domanda che ti fa è "ma quanti cavalli
ha?". I cavalli sono 190, esattamente 140 kilowatt. Sono
molti, forse potrebbero essere anche di più. Certo, ma
trovatemi un'altro aspirato 1800cc da 105 cavalli per litro...solo
un altro Honda! Dire che è un gioiello di tecnologia è
forse superfluo, spinge tranquillamente fino a 5800 giri come
un mormale 1800 aspirato: brillante, niente buchi, niente strappi,
consuma pure poco. Ma se avete il coraggio di osare sfidare le
vette del mondo degli NA accomodatevi pure...da 5800 a 8900 giri
avrete il cielo che si apre solo per voi! Una spinta mostruosa,
merito della camma più alta che entra in funzione, che
vi farà schizzare da 0 a 100 in 6,7 secondi e percorrere
400 metri in 15 netti.
Contenti? Beh, io sono entusiasta della mia Integra e spero di
avervi trasmesso anche solo una minima parte delle emozioni che
questa vettura sa regalare!
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